Nonostante nel 2017 il 58% degli elettori svizzeri abbia approvato il divieto di costruire nuove centrali nucleari in Svizzera, sei anni dopo il Consiglio federale, su iniziativa del ministro dell’Energia Albert Rösti, raccomanda al Parlamento di accettare un postulato presentato dal presidente del PLR, Thierry Burkart, che chiede in particolare di riesaminare l’opportunità di costruire nuovi reattori nucleari. Lo rivelano i domenicali Le Matin Dimanche e SonntagsZeitung.
Il postulato sarà discusso durante la sessione invernale del Parlamento, che inizierà domani, lunedì a Berna. L’esito del dibattito è incerto. Secondo SmartVote, la lobby antinucleare ha 105 voti contro 95 in Consiglio nazionale. Al Consiglio degli Stati, i favorevoli al nucleare hanno invece la meglio.
Allungamento vita centrali, manca il personale
Al contempo, con il prospettato allungamento della durata di vita delle centrali nucleari svizzere da 50 a 80 anni, la ricerca di personale qualificato sta diventando sempre più problematica, riporta la NZZ am Sonntag.
Nelle centrali nucleari di Beznau (AG), Gösgen (SO) e Leibstadt (AG), più di 40 posizioni non sono ancora state occupate. Nell’ottobre 2021, un gruppo di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha avvertito la Svizzera che la ricerca di personale è una delle maggiori sfide per le centrali atomiche svizzere. A fine settembre 2023, l’AIEA ha ancora invitato le autorità e i gestori degli impianti a elaborare una tabella di marcia per promuovere la formazione di una forza lavoro qualificata in tutti i settori dell’industria nucleare.
Alla COP28 si rilancia il nucleare
Telegiornale 02.12.2023, 20:00
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