Svizzera

Nuotare in sicurezza, ecco cosa non fare

L’Ufficio prevenzione infortuni attira l’attenzione sul fatto che ogni anno in Svizzera più di 20 persone annegano nei fiumi e nei laghi

  • 5 giugno, 16:39
Sicurezza e prevenzione alla Foce del Cassarate con i soccorritori a 4 zampe.jpg

Prevenzione alla Foce del Cassarate con i soccorritori a 4 zampe

  • Tipress
Di: ATS/RSI Info 

Con l’avvicinarsi dell’estate, l’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) raccomanda di non andare a nuotare da soli in acque libere e di portare con sé un aiuto galleggiante.

In Svizzera ogni anno più di 20 persone annegano nei laghi e nei fiumi. In circa il 22% dei casi erano in acqua da sole, ricorda l’UPI in un comunicato diramato mercoledì in occasione di un evento di sensibilizzazione organizzato a Lugano. Le cifre sono probabilmente più elevate in quanto in quasi la metà degli annegamenti (47%) non è noto se la persona fosse da sola o accompagnata.

L’UPI raccomanda pertanto di utilizzare, in acque libere, un ausilio al galleggiamento, come una boa da nuoto. Secondo un’indagine interna, la metà delle persone che nuotano nei fiumi e nei laghi svizzeri li impiega già: tra i più comuni figurano le borse e le boe da nuoto (32%), seguite da altri ausili (14%) come gli galleggianti da piscina o i palloni.

L’UPI consiglia inoltre di non consumare alcolici e droghe prima di immergersi, di fare il bagno in una piscina sorvegliata se non si è in piena forma, di tenere d’occhio i bambini e di indossare una muta in neoprene, in acque libere, per prevenire l’ipotermia.

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Il Quotidiano 30.05.2024, 19:00

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