Svizzera

Nuova imposizione del telelavoro: l’ok del Nazionale

Il disegno di legge crea le basi legali per tassare in Svizzera i dipendenti di aziende elvetiche che lavorano dall’estero - Ora la parola passa al Consiglio degli Stati

  • 15 aprile, 15:47
  • 15 aprile, 17:20
telelavoro

Dipendente di un'azienda elvetica... ma lavorare dalla propria residenza all'estero: e le tasse?

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Il telelavoro dei frontalieri deve poter essere tassato in Svizzera, anche se svolto all’estero. È quanto prevede la legge federale sull’imposizione del telelavoro in ambito internazionale che lunedì è stata approvata durante la sessione speciale del Consiglio Nazionale. Si tratta di una proposta del Consiglio federale che mira a ridurre le potenziali perdite di gettito fiscale.

In linea di principio, le convenzioni sulla doppia imposizione prevedono che il reddito da lavoro dipendente sia tassato dallo Stato in cui si è effettivamente svolta l’attività. Nel caso del telelavoro, il diritto di tassazione passa quindi dallo Stato in cui ha sede il datore di lavoro allo Stato in cui è domiciliato il dipendente. Tuttavia, in seguito al periodo pandemico, il ricorso al telelavoro è notevolmente aumentato, con ripercussioni sulla tassazione nel contesto transfrontaliero.

La Confederazione ha nel frattempo negoziato degli accordi con Roma e Parigi, secondo cui un frontaliere può continuare a essere imposto in Svizzera fino a un certo limite (in Italia fino al 25% del tempo di lavoro annuale, in Francia fino al 40%). La nuova normativa federale permetterà di creare le relative basi legali a livello nazionale.

Dopo l’odierno voto in seno al Consiglio Nazionale, la questione passa al Consiglio degli Stati.

01:25

RG 07.00 del 15.04.2024: Il servizio di Gian Paolo Driussi sulla sessione speciale del Consiglio Nazionale

RSI Info 15.04.2024, 15:38

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