Ha preso avvio questo giovedì una nuova manifestazione pro-Palestina al Politecnico federale di Losanna (EPFL). Secondo il portavoce dell’ateneo, nel primo pomeriggio era presente una cinquantina di persone. Il sit-in si svolge nell’ingresso dell’istituto di architettura “in modo pacifico e senza bloccare l’accesso alle aule”, ha indicato il Coordinamento studentesco per la Palestina (CEP).
La direzione dell’EPFL ha indicato che “non tollererà questa occupazione e si aspetta che le persone se ne vadano di propria spontanea volontà”. Lo scorso 7 maggio, si era tenuta una protesta analoga e l’ateneo aveva chiesto l’intervento della polizia.
“Questa manifestazione si svolge all’insegna del dialogo. Si chiede in particolare alla scuola di mostrare buona fede nei confronti degli studenti e di non ripetere gli errori commessi la scorsa settimana”, si legge in un comunicato stampa diffuso dal comitato studentesco CEP. La direzione della scuola si è invece detta “delusa dal modo di procedere del collettivo”.
Dopo un incontro tra CEP e rettorato, l’8 maggio la direzione dell’EPFL aveva promesso che avrebbe condotto un’analisi approfondita in merito ai propri accordi nel campo della ricerca con le istituzioni israeliane.
Nel frattempo continua la mobilitazione anche all’Università di Neuchâtel, spostandosi nella facoltà di scienze dopo aver temporaneamente occupato l’auditorium Jeunes-Rives. Lo ha reso noto il collettivo “Studenti per la Palestina”, il quale ha specifica che malgrado un tentativo di dialogo con il rettorato le richieste degli studenti sono state ignorate.
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Notiziario 16.05.2024, 16:00