Se la situazione epidemiologica lo consentirà, da lunedì 31 maggio i ristoranti potranno riaprire i locali interni, il numero massimo di persone ammesse a manifestazioni pubbliche sarà innalzato e per le imprese che effettuano regolarmente test l’obbligo del telelavoro sarà tramutato in una raccomandazione. Verrà inoltre a cadere la quarantena per i vaccinati: è quanto prevede il Consiglio federale, che nella sua seduta di oggi, mercoledì, ha adottato il modello a tre fasi che definisce la strategia per i prossimi mesi. Dalla fase di protezione si passerà così a fine mese a una di stabilizzazione, accompagnata da una quarta tappa di riaperture.
La decisione definitiva in proposito verrà presa soltanto il 26 maggio, in concomitanza con quella sui grandi eventi, dopo consultazione con i cantoni e, come detto, alla luce dell'evoluzione dei casi e delle ospedalizzazioni. "I contagi sono al ribasso" nonostante gli allentamenti di metà aprile, "e i cantoni proseguono i loro sforzi di vaccinazione", ha constatato il presidente della Confederazione Guy Parmelin e colpisce anche la diminuzione dei decessi, ha precisato il ministro dell'interno Alain Berset, "una situazione incoraggiante" ma "non per questo dobbiamo affrettarci verso l'uscita" e "non è il momento di mettersi a rischio ed ammalarsi".
Lavoro ridotto esteso a 24 mesi
Oltre che delle riaperture, il Consiglio federale ha discusso anche di un provvedimento economico volto a prevenire licenziamenti, stabilendo di estendere fino a 24 mesi il diritto alle indennità di lavoro ridotto, attualmente fissato a 18 mesi.
Il modello delle tre fasi
Il modello a tre fasi adottato dal Consiglio federale e che i cantoni avevano già accolto favorevolmente ne prevede una prima di protezione attualmente in atto, che si estende fino alla completa vaccinazione di tutte le persone a rischio e che per l'appunto dovrebbe concludersi a fine maggio, una seconda di stabilizzazione che prevede l'immunizzazione di tutti gli adulti che lo desiderano e una terza di normalizzazione che scatterà quando questa immunizzazione sarà completata.
Le riaperture spiegate da Alain Berset in conferenza stampa
Pubblico agli eventi
Nel dettaglio delle riaperture, il limite di pubblico a una manifestazione passerebbe da 50 a 100 persone al chiuso e da 100 a 300 all'aperto, usando fino a metà della capienza possibile (finora il massimo è un terzo). Eventi di associazioni o visite guidate potrebbero svolgersi con 30 partecipanti (sia dentro che fuori) al posto degli attuali 15. Rimarrebbero invece invariati il divieto di manifestazioni di ballo e il limite di 10 persone al chiuso e 15 all'aperto per gli incontri privati.
Ristorazione
Il passo ritenuto più critico è quello che tocca la ristorazione, dove "si incontrano al chiuso molte persone di diverse economie domestiche senza mascherina". Presupposto fondamentale perché sia possibile, è che le infezioni non riprendano ad aumentare. Varrebbero le medesime regole applicate ora alle terrazze, ovvero distanze, registrazione dei dati, massimo di quattro persone al tavolo e mascherina fino all'arrivo della consumazione. Mascherina che invece, quando seduti, non sarà più necessario indossare ai tavoli all'aperto.
Sport amatoriale e centri wellness
Per quanto riguarda lo sport amatoriale, potranno riunirsi fino a 30 persone alla volta (oggi 15), potranno ripartire le competizioni nelle discipline di squadra ma solo all'aperto, come il calcio minore (per loro 50 persone al massimo), mentre non cambieranno le norme al chiuso, in particolare per gli sport di contatto. Bagni termali e centri benessere potranno riaprire i battenti. I clienti dovranno disporre di 15 m2 ciascuno.
Cultura amatoriale
Anche in questo ambito, come per lo sport, i gruppi potranno raggiungere le 30 persone, a prove e rappresentazioni non ne saranno ammesse più di 50. I concerti all'aperto saranno di nuovo permessi sia per i cori di dilettanti.
Telelavoro e insegnamento a distanza
L'obbligo del telelavoro in vigore dovunque possibile sarà tramutato in raccomandazione per le imprese che effettuano test regolari per i loro dipendenti. La Confederazione si farà carico anche dei costi per l'aggregazione dei campioni. La norma sarà allentata del tutto non appena tutti gli adulti che lo desiderano saranno stati vaccinati. In presenza di un piano di test, sarà revocata anche limitazione a 50 persone per l'insegnamento in presenza nelle scuole universitarie.
Niente quarantena per i vaccinati
Oltre alle persone guarite, il Consiglio federale prevede di esentare dalla quarantena anche i vaccinati. Questo si applicherebbe sia in caso di contatti a rischio che per chi viaggia. I dettagli di questa deroga, come durata e vaccini a cui si applica, vanno ancora definiti.