Le nuove varianti del coronavirus - in particolare quella britannica, che si sta diffondendo molto rapidamente anche in Svizzera - stanno comportando un inasprimento delle regole della quarantena. Dopo il Canton Vaud, anche Berna ha deciso di adeguarle, con un impatto notevole sul numero di persone toccate dal provvedimento, poiché un tampone positivo costringerà molti più individui ad osservare la quarantena.
Le nuove regole prevedono infatti che in presenza di un caso di coronavirus non deve fare i 10 giorni di quarantena solo chi ha avuto un contatto diretto con la persona contagiata, ma anche chi ha avuto contatti con la persona che ha avuto il contatto diretto. Ad esempio: in presenza di un caso positivo in una classe, la quarantena devono farla anche fratelli, genitori e famigliari che vivono sotto lo stesso tetto dei compagni di classe del bambino positivo.
Vaud - tra i primi cantoni confrontati con la variante britannica - ha adottato queste nuove misure di quarantena dal 7 gennaio, quindi da una settimana. Stando agli ultimi dati disponibili (di ieri) sono 39 i casi della variante britannica identificati finora, il che corrisponde per ora al 5-8% del totale. Un focolaio importante è il club di hockey del Losanna, tra l'altro all'origine dei casi poi registrati tra i giocatori della squadra del Berna.
E nel Canton Berna, invece, uno dei focolai maggiori è quello di Wengen, di cui si è parlato molto per l'annullamento delle gare di sci. Caso che per gli esperti è molto significativo, perché ha permesso di capire quanto può essere contagiosa la variante britannica.
Sono 70 i casi di coronavirus registrati nella stazione sciistica e quasi tutti sono riconducibili a un'unica persona, proprio proveniente dalla Gran Bretagna. Per tornare alle nuove regole di quarantena, è comunque ancora troppo presto per dire quale reale impatto abbiano avuto sul numero di persone che devono osservarla.