Svizzera

ONU, la Svizzera torna nel Consiglio per i diritti umani

Agli sgoccioli la presenza nel Consiglio di Sicurezza, la Confederazione è stata eletta nell’organismo, con sede a Ginevra, che ambisce a presiedere nel 2025

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Seduta d'apertura del Consiglio per i diritti umani a Ginevra.jpg

Seduta d'apertura della 57esima sessione del Consiglio per i diritti umani a Ginevra

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

Dal prossimo gennaio, e dopo un’assenza di cinque anni, la Svizzera tornerà a far parte del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Lo ha sancito mercoledì a New York l’elezione dell’Assemblea generale dell’ONU. L’obiettivo della Confederazione è ora quello di assumere la presidenza dell’organismo con sede a Ginevra nel 2025 (la presenza elvetica terminerà nel 2027).

Questo ritorno era scontato, dato che la Svizzera, insieme a Spagna e Islanda, è stato l’unico Paese a rivendicare i tre seggi assegnati al proprio gruppo regionale. La Svizzera ha ricevuto 175 voti su 183 votanti.

Il suo ultimo mandato, come uno dei 47 membri dell’organismo, era terminato cinque anni fa. Da allora, Berna ha potuto partecipare alle discussioni, ma senza votare sulle bozze di risoluzione.

Negli ultimi anni la Svizzera aveva scelto di non chiedere l’adesione, per non creare confusione con la propria candidatura al Consiglio di Sicurezza di New York. Tuttavia, il mandato biennale nell’organo più potente del sistema delle Nazioni Unite, che sta attualmente guidando per un mese, scade alla fine di dicembre.

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Notiziario 09.10.2024, 20:00

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