Il volume delle abetaie infestate dal bostrico è più che raddoppiato dal 2017, per raggiungere i 735'000 metri cubi l'anno successivo.
L'incremento, più o meno pronunciato, delle devastazioni provocate dal coleottero è stato constatato in tutti i cantoni nordalpini, riferisce mercoledì l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio.
L'offensiva è dovuta a una combinazione di fattori: le bufere invernali che hanno divelto o stroncato migliaia di piante, le elevate temperature primaverili e, in estate, la scarsità di precipitazioni unita al caldo torrido, che ha favorito la nascita di una terza generazione, almeno a basse quote.
Nel caso queste condizioni dovessero ripetersi nel 2019, la situazione si farebbe ancora più critica, ma anche senza eventi estremi il problema permarrà a causa dei molti alberi indeboliti.
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