Le differenze tra le regioni linguistiche, quest'anno, sono minime nella graduatoria delle parole dell'anno della Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW). Perché se la prima classificata nella Svizzera italiana, per il 2019, risulta "onda verde", nella Svizzera tedesca è "Klimajugend" e in quella francofona "vague verte".
Per quanto riguarda le seconde classificate, "sciopero delle donne" e "féminicide" a sud delle Alpi e in Romandia, sono entrambe legate alla lotta per la parità dei diritti dell'altra metà del cielo. Mentre nella Svizzera tedesca "OK Boomer" si riferisce al nuovo modo dei giovani di apostrofare l'arroganza di chi fa parte della generazione del babyboom.
Al terzo posto invece si trovano "Flugscham" nella Svizzera tedesca, per chi oggi si vergogna di inquinare prendendo l'aereo, "5G" per l'italofonia e "flyskam" (dallo svedese vergogna di volare) per la romandia. In Romancia infine la parola dell'anno è "luf" (che sta per lupo), seguita "diaspora" e "unda verda".