La crisi in Ucraina non intacca le relazioni diplomatiche fra Svizzera e Russia, di cui quest’anno si celebra il 200° anniversario. È previsto che Didier Burkhalter si rechi in primavera in visita di Stato a Mosca, dove sarà ricevuto da Vladimir Putin. La NZZ am Sonntag riporta le voci critiche verso l’amicizia fra la Confederazione e “un guerrafondaio”, come lo definisce la deputata socialista Jacqueline Fehr.
Sul piano economico, si tiene oggi a Ginevra un forum con rappresentanti dei due paesi (con un discorso di Eveline Widmer-Schlumpf) e in aprile proseguiranno i negoziati per un’intesa di libero scambio, comprendente anche Bielorussia e Kazakistan.
Le guardie di Putin ricevevano proiettili elvetici
L’unica frenata di Berna riguarda le armi: sempre secondo il domenicale svizzerotedesco, che ha la conferma della SECO, non vengono più concesse autorizzazioni per le esportazioni di materiale bellico verso la Russia. Negli ultimi anni erano state vendute armi di piccolo calibro e alcune decine di migliaia di proiettili, utilizzate dalla guardia presenziale di Putin e dagli addetti alla sicurezza di altri politici. La Svizzera aveva già sospeso negli ultimi giorni i corsi di addestramento in montagna che soldati russi compiono ogni anno ad Andermatt.
ATS/pon