Il numero di quanti sono partiti dalla Svizzera per combattere la guerra santa è tornato a crescere per la prima volta da settembre: il sito del servizio delle attività informative della Confederazione conta 73 casi nel suo ultimo aggiornamento di oggi, giovedì. Ventotto presunti combattenti islamici hanno la cittadinanza elvetica, 16 sono in possesso di due passaporti. I nuovi casi recensiti sono tre, mentre per uno dei precedenti si è potuto accertare che i motivi del viaggio erano altri.
La statistica tiene conto dei dati a partire dal 2001: 59 persone si sono recate in Siria o in Iraq, 14 in Somalia, Afghanistan o Pakistan. Di queste si ritiene che 16 siano nel frattempo decedute (la morte di 9 è confermata), altre sono ancora sul posto e una parte è tornata sui suoi passi (13 casi, di cui 9 certi). A fine dicembre, va ricordato, erano stati arrestati al loro rientro all'aeroporto di Zurigo due minorenni di 16 e 17 anni unitisi all'IS un anno prima. Contro di loro, la procura di Winterthur ha aperto un'inchiesta penale.
pon/ATS