Il Parlamento del Liechtenstein, dopo lunga discussione, ha accettato la revisione della legislazione secondo la quale, uomini e donne andranno in pensione a 65 anni a partire dal 2023.
A rendere concitato il dibattito fra i 25 deputati non è però stato l'innalzamento dell'età della quiescenza per i residenti, oggi fissata a 64 anni, bensì il contributo statale indicizzato, che passerà da 50 milioni di franchi annui a 30.
In vigore dal prossimo gennaio, la normativa riguarderà tutti i nati a partire dal 1958. Saranno infatti proprio gli attuali 58enni a raggiungere per primi la fatidica soglia nell'anno della svolta.
ATS/dg