I nomi di chi ha commesso violenze durante manifestazioni sportive in Svizzera e all’estero, contenuti nella banca dati federale HOOGAN, non vanno trasmessi ai punti vendita dei biglietti. È il parere della Commissione politica di sicurezza del Consiglio nazionale che, con 17 voti contro 7 e un’astensione, propone al plenum di respingere una mozione che chiede la misura quale ulteriore filtro per impedire l’accesso allo stadio ai tifosi violenti.
Una mozione che non solo era già stata approvata dal Consiglio degli Stati, ma era anche stata presentata e votata all’unanimità dalla Commissione gemella della Camera dei Cantoni. La questione della comunicazione dei nomi di chi è sorvegliato dalla polizia per violenze dentro e fuori gli stadi ai punti vendita dei biglietti si conferma pertanto controversa e divisiva all’interno dei partiti.
Il Consiglio federale aveva detto “no”, spiegando che sarebbe comunque facile comprare un biglietto per poi cederlo al pregiudicato di turno e che, volendo ora sarebbe già possibile una misura più efficace, ovvero il confronto dell’identità degli spettatori con i nomi della banca dati. Spetterebbe però agli organizzatori degli eventi.
La Commissione si dice invece preoccupata per la protezione dei dati, ovvero la diffusione dei nomi di chi è stato classificato nella banca dati HOOGAN a cerchie troppo ampie.
La mozione sarà dunque tratta dal Consiglio nazionale con preavviso commissionale negativo.

Tifo violento: misure aggirate?
Telegiornale 27.10.2024, 20:00