Rendite per la vecchiaia, rapporti con l'Europa, equità fiscale, clima e parità di genere: sono questi i temi che caratterizzeranno il 2018 politico secondo il presidente della Confederazione. Durante la tradizionale allocuzione di Capodanno, Alain Berset esprime tutto il suo ottimismo per il futuro della Svizzera, “che come sempre saprà discutere, anche animatamente, e trovare soluzioni condivise”.
Nell'anno che lo vede primus inter pares in Consiglio federale, il capo del Dipartimento federale dell'interno (DFI) pone in cima all'agenda politica la "stabilità finanziaria delle nostre rendite per la vecchiaia", che è un dossier di competenza proprio del DFI.
Dopo la bocciatura in votazione popolare del progetto Previdenza per la vecchiaia 2020, che includeva AVS e secondo pilastro, il Governo ha deciso di imboccare un'altra strada per risanare il primo pilastro e successivamente il secondo.
I "rapporti con l'Europa, il nostro principale partner commerciale" saranno il secondo tema caldo dell'anno. Il 2017 si è chiuso con un drastico raffreddamento delle relazioni tra Berna e Bruxelles dopo che l'UE ha approvato solo in via temporanea, fino al 31 dicembre 2018, l'equivalenza della borsa svizzera.
Berset, inoltre, riconosce che malgrado la sicurezza e la prosperità che caratterizzano il paese, in molti si interrogano sul proprio futuro, ma “possiamo guardare con fiducia” alle sfide, “insistendo sulle forze della Confederazione”, come la democrazia diretta.
ATS/ludoC