Svizzera

Per fermare sberle e sculacciate

A Berna, dopo il via libera anche degli Stati, approvata una mozione che iscrive il diritto all'educazione non violenta nel Codice civile – Consiglio federale contrario

  • 15 dicembre 2022, 08:28
  • 24 giugno 2023, 02:39
469059888_highres.jpg

Esulta l'associazione protezione dell'infanzia: dopo quasi 30 anni di battaglie politiche, anche la legge decreterà che schiaffi e sculacciate non possono essere un metodo educativo.

  • archivio keystone
Di: RG-Olgiati/dielle 

Sberle e sculacciate sono una realtà per quasi un bambino su due in Svizzera. Eppure la violenza fisica o psicologica nei confronti dei figli non è ancora esplicitamente vietata a livello di legge. Ancora per poco. Il Parlamento ha infatti deciso contro il parere del Consiglio federale di iscrivere il diritto all'educazione non violenta nel Codice civile.

La richiesta di vietare le punizioni corporali o psicologiche ha spesso avuto vita dura in politica, ma fino a ieri sera (mercoledì) quando, dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato una mozione che chiede di iscrivere il nuovo diritto nella legislazione svizzera.

Per convincere la maggioranza la 'senatrice' urana Heidi Zgraggen ha ricordato i risultati di uno studio dell'Università di Friburgo, che dice appunto che quasi un bambino su due in Svizzera subisce violenza fisica o psicologica in casa e che ogni anno più di 1’500 bambini sono ricoverati in cliniche e pronto soccorso a causa di violenze nell'educazione.

Governo contrario

Il Consiglio federale era contrario alla mozione e ha sostenuto che il diritto penale tutela già a sufficienza i minori, mentre ospedali e scuole hanno poi l'obbligo di segnalare casi sospetti.

Non la vede però allo stesso modo la maggioranza dei deputati, per i quali serve un segnale forte, che porti a un cambiamento di mentalità. Perché l'esperienza di altri stati europei - ha ricordato ancora Zgraggen in aula - dimostra come la combinazione tra una norma di legge e misure di prevenzione porti a un calo dei casi di violenza.

Nell'attesa di capire come il Consiglio federale tradurrà in legge la mozione, l'associazione protezione dell'infanzia (Fondazione ASPI) esulta: dopo quasi 30 anni di battaglie politiche, anche la legge decreterà che schiaffi e sculacciate non possono essere un metodo educativo.

03:17

ASPI, prima che accada

Telegiornale 21.05.2022, 22:00

Ti potrebbe interessare