Svizzera

Per potenziare le autostrade

Decongestionare il traffico lungo importanti assi: è l’obiettivo del decreto, sottoposto a referendum, legato alle votazioni del 24 novembre

  • 18 ottobre, 00:00
  • 25 ottobre, 15:44
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Per decongestionare il traffico, il progetto in questione prevede una serie di interventi su alcuni assi nevralgici

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Di: ARi 

Il potenziamento delle autostrade è il primo oggetto su cui siamo chiamati a esprimerci per le votazioni del 24 novembre. Il decreto federale in questione prende le mosse dagli effetti della continua crescita del traffico sulle strade nazionali: rallentamenti, code (che lo scorso anno hanno fatto registrare attese per oltre 48’000 ore) e intensificazione della mobilità su percorsi alternativi che portano però ad un aumento dei disagi nei centri urbani e in altre località. Il progetto sottoposto al popolo è stato accolto dagli Stati con una netta maggioranza a favore (33 voti contro 6 e 5 astenuti), mentre al Nazionale è passato invece di misura (107 voti a favore, 87 contrari e un’astensione). Contro il decreto è stato quindi promosso un referendum, che lo scorso gennaio è riuscito con più di 65’000 firme valide a sostegno.

Interventi sulla rete autostradale: il VIDEO sul decreto federale sottoposto al popolo

Il decreto prevede interventi sulla rete per costi complessivi nell’ordine di 4,9 miliardi di franchi. Questi oneri, venendo finanziati attraverso il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), non inciderebbero sul bilancio della Confederazione. Il potenziamento della rete concerne quindi i seguenti assi

  • A1 - Ampliamento dell’autostrada fra Le Vengeron e Nyon

  • A1 - Ampliamento dell’autostrada nei tratti Berna Wankdorf-Schönbühl e Schönbühl-Kirchberg

  • A2 - Costruzione della galleria sotto il Reno, in modo da decongestionare la tangenziale est che attraversa Basilea

  • A4 - Costruzione, nel canton Sciaffusa, della seconda canna della galleria di Fäsenstaub

  • A1 - Costruzione, nel canton San Gallo, della terza canna della galleria del Rosenberg

Sul piano dell’impatto ambientale i progetti sono stati elaborati in modo da contenere al minimo il consumo di suolo e prevedono, a titolo di compensazione, misure come rimboschimenti, creazioni di prati umidi e la collocazione a cielo aperto di corsi d’acqua. Intatti sarebbero poi i margini per la presentazione di eventuali ricorsi contro i progetti.

Gli argomenti dei contrari

A sostenere il “no” al decreto federale è un’alleanza composta da una cinquantina di organizzazioni. Secondo il comitato del “no”, il progetto è oneroso e controproducente: a medio termine, sostiene, finirà per attirare ancora più traffico col risultato di creare nuovi congestionamenti e ulteriore inquinamento fonico e atmosferico.

Fra le criticità citate dai contrari vi sono perdite di terreni e di spazi verdi, nonché le opposizioni manifestate da vari comuni che temono un nuovo incremento del traffico. Secondo i sostenitori del “no” è quindi necessario cambiare approccio, favorendo lo sviluppo dei trasporti pubblici e di una mobilità sostenibile.

La posizione del Consiglio federale e delle Camere

Governo e Parlamento, sostenendo il progetto, pongono in evidenza i costi determinati dai congestionamenti, come pure le ripercussioni per le strade cantonali e comunali, sulle quali auto e mezzi pesanti ripiegano per evitare gli ingorghi autostradali. Il potenziamento della rete ha quindi l’obiettivo di prevenire questi problemi.

Il progetto, secondo i favorevoli, rafforza la sicurezza sulle strade nazionali, presenta un impatto ambientale sostenibile e preserva le zone abitate dal traffico di transito indotto dalla ricerca di percorsi alternativi.

03:06

Il sondaggio in vista del 24 novembre

Telegiornale 18.10.2024, 12:30

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