Il Consiglio federale ha annunciato venerdì l’intenzione di allentare gli obblighi della Posta. Essa dovrà consegnare in tempo solo il 90% delle lettere e dei pacchi. Verrà inoltre eliminato l’obbligo di consegnare la corrispondenza in ogni casa abitata tutto l’anno.
Questo dovrebbe far risparmiare al Gigante giallo fino a 45 milioni di franchi all’anno entro il 2026. Il finanziamento del servizio universale, ha detto il Governo, è assicurato per il momento.
Con la prevista revisione dell’ordinanza, il Consiglio federale risponde alle sfide della Posta con una piccola riforma che dovrà essere elaborato dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) entro la fine di febbraio 2025.
In una seconda fase, tuttavia, l’Esecutivo federale ritiene inevitabile una modernizzazione completa del servizio universale. Lo stesso DATEC dovrà presentare le cifre chiave nel 2025.
Per le famiglie, la prevista revisione dell’ordinanza comporterà una minore puntualità da parte della Posta. Secondo le direttive future, solo il 90% delle lettere e dei pacchi dovrebbe arrivare in tempo contro l’attuale 97% applicato alle lettere e il 95% ai pacchi. Decadrà, come detto, anche l’obbligo, in vigore dal 2021, di consegna in ogni casa abitata tutto l’anno, anche in quelle isolate.
Le reazioni
Il sindacato Syndicom ha criticato la decisione del Governo. In un comunicato, afferma di respingere qualsiasi proposta che indebolisca il servizio universale di base e, di riflesso, il servizio pubblico. Il Governo non tiene conto - si afferma - di quanto stabilito nel 2021 dal legislatore. La Svizzera necessita di un servizio postale universale attrattivo, indica la nota. Questo comprende la consegna affidabile di lettere e pacchi nonché uffici postali facilmente accessibili con una gamma completa di servizi e di personale qualificato. Il rafforzamento dei mezzi di pagamento digitali va accolto con favore nell’interesse del potenziamento del servizio pubblico, prosegue la nota. I progetti di digitalizzazione, tuttavia, non devono comportare la perdita di posti di lavoro, il deterioramento dell’accesso senza barriere ai servizi pubblici o l’elusione delle norme.
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Notiziario 14.06.2024, 15:00
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RSI Info 23.05.2024, 09:51