Svizzera

Per tutelare la biodiversità

Focus, fra gli argomenti dei favorevoli e dei contrari, sull’iniziativa sottoposta al popolo per le votazioni federali del 22 settembre

  • 28 agosto, 00:00
  • 3 ore fa
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L'iniziativa sulla biodiversità venne depositata nel 2020, con quasi 108'000 firme valide a sostegno

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Di: ARi

L’iniziativa “Per il futuro della nostra natura e del nostro paesaggio” venne lanciata nel marzo del 2019 e depositata nel settembre dell’anno successivo con quasi 108’000 sottoscrizioni valide a sostegno. Essa si propone di ancorare meglio nella Costituzione federale la salvaguardia delle risorse naturali del Paese.

Attualmente la protezione della biodiversità in Svizzera si esplicita su più versanti. C’è un piano d’azione in materia, approvato dal Governo nel 2017, che inquadra obiettivi e misure concrete in modo da tutelare gli habitat naturali e la diversità delle specie. Ci sono quindi 4 inventari federali che concernono le zone naturali, i paesaggi, i siti caratteristici e le vie di comunicazione. Più in generale è nell’ordine di 600 milioni di franchi l’ammontare speso dalla Confederazione, ogni anno, a sostegno della biodiversità. Sta inoltre per essere predisposto un secondo piano d’azione.

I promotori dell’iniziativa, tuttavia, reputano ancora insufficienti tutte queste misure e citano le insidie che possono gravare sulle zone naturali a causa di nuovi insediamenti, linee di comunicazione, impianti energetici e attività dell’agricoltura. Di qui la loro proposta di modifica costituzionale, con l’obiettivo di una preservazione più sistematica da parte della Confederazione e dei Cantoni. In particolare evidenza, nel quadro del testo, è la norma che chiede di mettere a disposizione superfici, mezzi e strumenti necessari al fine di proteggere e rafforzare la biodiversità.

Iniziativa sulla biodiversità: il video esplicativo diffuso in vista della votazione

Il testo, al quale le Camere non hanno opposto alcun controprogetto, prevede inoltre che vengano mantenuti intatti gli elementi essenziali dei biotopi, dei paesaggi protetti o di siti caratteristici. Un’altra norma chiede poi che il principio di tutela della natura e del paesaggio venga esteso, in via più generale, anche a quelle aree che non sono indicate in alcun inventario.

Gli argomenti del “sì”

Gli iniziativisti sottolineano la necessità di una natura diversificata per la sopravvivenza, nonché i rischi a cui è esposta quasi la metà degli spazi vitali naturali. Nel Paese, affermano, già un terzo delle specie animali e vegetali è estinto e urgono quindi misure efficaci in modo da salvaguardare un patrimonio già colpito per decenni dalla dispersione degli insediamenti, dalle costruzioni e da un uso intensivo del suolo.

Le maggiori superfici e risorse da destinare alla protezione della biodiversità non andrebbero, secondo i favorevoli, a detrimento delle necessità dell’agricoltura e del turismo. L’agricoltura, rammentano, dipende da un elevato grado di biodiversità. Inoltre la ricchezza naturale e paesaggistica rappresenta una risorsa preziosa anche per il turismo. Un ambiente naturale intatto, infine, contribuisce a proteggere dagli effetti dei mutamenti climatici.

Il “no” di Governo e Parlamento

Con nette maggioranze, le Camere federali si sono pronunciate contro l’adozione dell’iniziativa. Il testo, affermano Governo e Parlamento, solleva un problema rilevante ma avanza anche pretese eccessive. Le sue disposizioni, giudicate troppo rigide, si tradurrebbero inevitabilmente in minori superfici per il settore agricolo, in requisiti troppo elevati per le edificazioni nelle aree interessate e in ostacoli per infrastrutture importanti come strade, ferrovie e linee elettriche.

L’approvazione del testo implicherebbe, per le casse pubbliche già sotto pressione, oneri aggiuntivi nella misura di oltre 400 milioni di franchi all’anno. E questo, quando già attualmente Confederazione e Cantoni si adoperano in funzione della tutela della natura, dei paesaggi e dei siti caratteristici. La tutela della biodiversità rimane certamente un problema, ma su questo fronte, intanto, sono stati anche conseguiti risultati positivi. Per l’avvenire quindi, secondo l’Esecutivo e le Camere, non si tratta di introdurre ulteriori disposizioni, ma di proseguire attraverso misure e interventi mirati.

RG 12.30 del 29.08.2024 - Iniziativa biodiversità: l’approfondimento a cura di Anna Riva

RSI Info 29.08.2024, 12:10

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