Si chiama "Mindful drinking" e letteralmente significa "bere in modo consapevole". Proprio perché in occasione delle festività c’è chi tende ad alzare troppo il gomito, giova sapere che dal mondo anglosassone si sta radicando anche in Svizzera un nuovo approccio agli alcolici più sano, moderato e responsabile.
Maria Brehmer, 37 anni, è una consulente per persone intenzionate a controllare, ridurre o smettere del tutto con l’alcol: "Bere è spesso un’abitudine, un obbligo sociale. Fa parte della storia e della tradizione dell’Occidente e dunque - sottolinea la coach - è abbastanza facile creare una dipendenza psichica dall’alcol".
I clienti che si rivolgono a lei, tra cui molte mamme, le raccontano che "riescono a rilassarsi e a gestire lo stress sul lavoro e in famiglia solo grazie a qualche bicchiere di vino, di prosecco o di birra. Non sono alcolisti incalliti, ma sentono che c’è qualcosa che non va e vogliono imparare a gestire il consumo di alcolici in modo consapevole oppure smettere del tutto di bere. Spesso si vergognano, non parlano del loro problema né con il medico né in famiglia, né tanto meno con il partner o con la migliore amica".
La consulente accompagna i suoi clienti per 3 o 4 mesi, insegnando loro le strategie per smettere o controllarsi, concedendosi un bicchierino di tanto in tanto o per le grandi occasioni.
Grazie a questo nuovo trend, Maria Brehmer spera che "muterà l’atteggiamento nei confronti delle persone, soprattutto donne, che non vogliono saperne o quasi di bere e che, ancora troppo spesso, si sentono dire ‘Ah, allora sei incinta!’. O altre battute decisamente fuori luogo". Nella nostra società, ricorda, "si tende a sottovalutare i rischi dell’alcol, una droga legale che provoca costi sociali e sanitari enormi".
Cocktail analcolici: "Una sfida, ma si può"
In parallelo, sempre in Svizzera, stanno prendendo piede i bar che servono cocktail a bassa gradazione oppure analcolici. Come il Bridge Bar, un locale trendy nel centralissimo quartiere dell’Europaallee a Zurigo. Da poco più di un anno Luis Alberto Estrada Torres è il responsabile di questo locale dove l’alcol è stato bandito o quasi. "Il nostro bar è frequentato da molti expat che lavorano negli uffici di Google e che già conoscono il trend del low e no alcol. Ma abbiamo anche tanti giovani e famiglie che apprezzano questa offerta alternativa".
Per i cocktail leggeri il segreto sta nel mix giusto. Si tratta di dosare bene gli ingredienti, non di toglierli. Così, spiega il barista, si può fare un mojito o un gin tonic a bassa gradazione. Molto più difficile, invece, miscelare i cocktail con zero alcol. "Occorre essere molto creativi - spiega Estrada Torres - l’alcol esalta gli aromi e i sapori. Se manca è una sfida per noi barman. Sono bevande che vanno create e studiate nel minimo dettaglio, così che possa competere tranquillamente con i loro cugini alcolici. Vogliamo offrire ai nostri clienti delle alternative valide e anche più sane". Per il barman non si tratta di una moda, ma in futuro sempre più spesso si berrà in maniera consapevole e salutare, senza rinunciare a originalità e gusto.
SEIDISERA del 24.12.2022 - Bere consapevole di Anna Maria Nunzi
RSI New Articles 24.12.2022, 19:03
Contenuto audio
SEIDISERA del 24.12.2022 - Bere con la testa di Anna Maria Nunzi
RSI New Articles 24.12.2022, 19:03
Contenuto audio
Per chi non se la sente di guidare
Nez Rouge per chi non ce la fa
Non a Natale, perché la richiesta non è moltissima, ma la sera del 31 dicembre i volontari di Nez Rouge torneranno in strada per riaccompagnare gli automobilisti che, complice l'alcol, non se la sentiranno di guidare. Basterà chiamare lo 0800 802 208. La copertura si estende a tutto il Ticino, Mesolcina compresa fino al San Bernardino. Ma l'associazione, come spiega il presidente René Grossi, è alla ricerca di volontari, anche per il periodo caldo dei carnevali. "Prima del Covid eravamo sugli 80 volontari, quest'anno cerchiamo di arrivare a 50-60". Ma Nez Rouge non è un servizio riservato solo a chi è ubriaco: "Questo è veramente un mito da sfatare - dice Grossi -. Noi accompagnamo a casa tutte le persone che non se la sentono più di guidare. L'utente medio che richiede il nostro servizio non è ubriaco". Tanti, aggiunge, hanno ancora lo sparacchio che poi Nez Rouge avvisa la polizia cantonale: "Con cui noi collaboriamo, come con il Dipartimento delle Istituzioni. Ma non passiamo le comunicazioni allo Stato. Per noi la privacy è totale".
SEIDISERA del 24.12.2022- Nez Rouge di John Robbiani
RSI New Articles 24.12.2022, 19:03
Contenuto audio