La normativa è sufficiente e quindi non vi sono ragioni, a detta del Consiglio federale, per proibire la fratturazione idraulica, ossia lo sfruttamento della pressione di un liquido per frantumare le rocce del sottosuolo in modo da rendere disponibili fonti energetiche.
Secondo il Governo, andranno però rispettate alcune condizioni e il processo non dovrà ad esempio servire per raggiungere giacimenti di gas, ma per poter approfittare della geotermia, dalle altissime potenzialità. In quest'ottica, i cantoni dovranno tuttavia armonizzare la loro legislazione.
Nel rapporto pubblicato venerdì dall'Esecutivo non si nascondono i rischi insiti nella pratica (innesco di scosse sismiche, inquinamento della falda, liberazione di sostanze nocive imprigionate in profondità), comunque minimizzabili rispettando i già previsti parametri di sicurezza.
ATS/dg