“Una consigliera federale avveduta”. Così oggi il presidente del Centro, Gerhard Pfister, ha definito la “ministra” della difesa, Viola Amherd, in apertura dell’assemblea del partito a Visp, nell’Alto Vallese.
Con la guerra in Ucraina, ha spiegato Pfister, Viola Amherd ha immediatamente compreso la necessità di adeguare le capacità di difesa del Paese.
Nell’elogiare il lavoro svolto dalla “ministra” altovallesana, Pfister ha fatto notare che negli ultimi 30 anni nessuno è rimasto così a lungo alla guida del dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport. “Tutti coloro che l’hanno preceduta hanno cambiato dipartimento alla prima occasione, mentre Viola Amherd è rimasta al suo posto”, ha puntualizzato Pfister.
Secondo il presidente Pfister, che lascerà la carica in giugno, la Consigliera federale che si dimetterà alla fine di marzo aveva e ha a cuore la sicurezza della Svizzera. E, per la prima volta dopo decenni, è riuscita ad aumentare il bilancio dell’esercito.
A Pfister i favori dalle base del Centro
Per quanto riguarda la successione di Amherd, Pfister ha invitato gli altri partiti presenti in parlamento a considerare i due candidati ufficiali, ossia il consigliere nazionale Markus Ritter di San Gallo e il consigliere di Stato di Zugo Martin Pfister, e a decidere a favore di uno di loro.
Oggi i due candidati sono stati confrontati con una miriade di domande. Hanno risposto a tutte le domande poste - in parte in francese ed in parte in tedesco - e le loro posizione non sono sembrate lontanissime. Va detto che Markus Ritter è stato forse più a suo agio perché è già da 12 anni a Berna, ma anche che la maggioranza dei delegati interrogati dall’inviato RSI ha indicato una preferenza per Martin Pfister.
Certo non sarà la base del Centro ad eleggere il successore di Amherd, ma l’Assemblea federale. La partita tra i due è insomma apertissima.