Almeno il 10% dei controlli veterinari di base va svolto nelle aziende agricole senza preavviso. Lo prevede un’ordinanza federale, ma in realtà nel 2016 solo 11 cantoni hanno rispettato la quota. È inaccettabile, afferma Hans Wyss, direttore dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (UVAS), alla SonntagsZeitung, senza precisare di quali cantoni si tratti.
Durante un incontro avvenuto la settimana scorsa, ha quindi richiesto con chiarezza miglioramenti da parte dei veterinari cantonali, ha ribadito il portavoce Stefan Kunfermann, ricordando che in base all'ordinanza sui controlli delle aziende agricole gli ispettori devono recarsi senza preavviso nelle fattorie per verificare se i contadini rispettano le esigenze in materia di benessere degli animali. Per la Protezione svizzera degli animali (PSA) ciò dovrebbe avvenire nella metà dei controlli.
La polemica su queste ispezioni veterinarie fa seguito a diversi casi di maltrattamenti, avvenuti in particolare in allevamenti di maiali nel canton Vaud e in una tenuta con cavalli turgoviese.
ATS/EnCa