La disponibilità del personale sanitario e di cura a farsi vaccinare contro il coronavirus sta aumentando in Svizzera, in particolare negli ospedali dove circa il 60-70% dei dipendenti è favorevole. Resta tuttavia ancora bassa nelle case anziani con solo la metà del personale di cura è propenso all'antidoto o addirittura meno. È quanto è emerso da un'inchiesta realizzata dal programma 10 vor 10 della SRF, secondo cui in alcune case anziani solo un collaboratore su dieci sarebbe favorevole a farsi immunizzare.
"Gli effetti a lungo termine del vaccino ancora non si conoscono. Inoltre, essendo scarse le dosi, per noi è importante che vengano vaccinate prima le persone più vulnerabili", spiega Stefanie Wiederkehr, responsabile delle cure all'istituto Solina di Steffisburg, nel canton Berna. Lei stessa dopo una prima contrarietà, ha avuto un ripensamento, anche se un certo scetticismo permane: "Un vaccino è sottointeso che debba aiutarci, speriamo non siano vane promesse".