Nella giornata della grande attesa per i nuovi allentamenti delle restrizioni anti-pandemia in Svizzera, il Consiglio federale ha altresì adottato due adeguamenti mirati dell'ordinanza Covid-19 casi di rigore che entreranno in vigore a partire da giugno.
Notiziario 14.00 del 26.05.21 - Allentamenti, le spiegazioni di Alan Crameri
RSI Info 26.05.2021, 16:52
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“Casi di rigore nei casi di rigore” anche per le piccole imprese
Il primo adeguamento riguarda il limite massimo fissato per i contributi a fondo perso, che dovrà essere aumentato al 30% della cifra d'affari annuale anche per le piccole imprese che registrano un calo di questa superiore al 70%, spiega il Governo in una nota odierna. Analogamente alla norma esistente per le imprese con un fatturato annuo superiore a 5 milioni di franchi viene quindi creata una norma concernente i "casi di rigore nei casi di rigore" anche per le imprese più piccole.
Sostegno ai cantoni
In secondo luogo, vista la disponibilità dei cantoni a tener conto di eventuali esigenze particolari con disposizioni specifiche che vanno oltre le prescrizioni della Confederazione, Berna intende utilizzare una parte della "riserva del Consiglio federale" per coprire gli oneri supplementari che ne derivano per i cantoni.
Transizione a tre fasi verso normalizzazione aiuti
Il Consiglio federale si aspetta un'accelerazione della ripresa economica, ma non è escluso che, a medio termine, alcune imprese debbano affrontare un calo della domanda. L'Esecutivo ha pertanto incaricato il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di elaborare entro metà giugno una strategia di transizione a tre fasi finalizzata a sostenere nel migliore dei modi i lavoratori e le imprese con gli strumenti abituali della politica economica. Se necessario, gli strumenti esistenti saranno rafforzati in modo mirato.
Nella prima fase, di normalizzazione, il Consiglio federale intende abbandonare gradualmente le misure di stabilizzazione straordinarie, ma non in modo brusco. Le indennità di perdita di guadagno per il coronavirus saranno disponibili fino a fine 2021, mentre le indennità per lavoro ridotto lo rimarranno anche in seguito. Infine, il cosiddetto "scudo protettivo" permetterà di assicurare gli eventi sino alla fine di aprile 2022.
La seconda fase, di accompagnamento del cambiamento strutturale, prevede anche in tempi "normali" un'ampia gamma di strumenti che sostengono i cittadini e le imprese. La terza, quella di rivitalizzazione, mira a rafforzare in maniera mirata le condizioni quadro per l'economia svizzera e a migliorare le prospettive di crescita.