Il 72% della popolazione svizzera aveva in programma di partire in vacanza quest'anno. L'emergenza coronavirus ha però stravolto gran parte dei programmi per questi mesi, a Sud delle Alpi più che al Nord.
"I ticinesi hanno annullato o mutato la destinazione del viaggio molto più frequentemente rispetto al resto della popolazione", afferma Marcel Zbinden, psicologo del comportamento economico e dei consumi. "Se nel resto della Svizzera la percentuale di viaggi annullati o modificati è del 34%, nella Svizzera italiana il dato sale al 44%. Quindi quasi una persona ogni due".
Per i mesi a venire la situazione rimarrà verosimilmente la stessa, con gli svizzeri che opteranno per trasferte più ecosostenibili: "Anche quando saranno tolti i divieti e sarà stato trovato un vaccino per il Covid-19, i cittadini svizzeri hanno espresso il desiderio di viaggiare di più all'interno del territorio confederato", spiega ancora Zbinden. "Si tratta di un trend che osserveremo a livello mondiale".