Svizzera

Piccoli ospedali in ansia

Diversi temono per la propria attività a causa della prevista fissazione del numero minimo di interventi di chirurgia addominale

  • 13 ottobre 2017, 14:52
  • 23 novembre, 03:58
Senza certi interventi per certe strutture trovare chirurghi sarà molto difficile

Senza certi interventi per certe strutture trovare chirurghi sarà molto difficile

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I piccoli e medi ospedali della Svizzera sono in ansia. Temono di dover rinunciare a molte operazioni che finora potevano svolgere e tra queste vi sono anche interventi di chirurgia addominale molto comuni, come quelli per appendiciti, ernie inguinali e diverticoliti.

"La nostra esistenza è minacciata” ha affermato alla SRF il presidente dei nosocomi della Svizzera centrale Fortunat von Planta confermando che l’intero settore attende con apprensione la pubblicazione della lista stilata dal Gruppo per la medicina altamente specializzata formato dai direttori cantonali della sanità.

Non è noto cosa dirà il documento che stabilirà quali ospedali potranno continuare ad accogliere i pazienti con le patologie oggetto dell'analisi. Ma, pur non facendo anticipazioni, il presidente Rolf Widmer chiarisce che la decisione avrà forzatamente delle conseguenze: "Abbiamo per la prima volta definito un numero minimo di interventi necessari perché un ospedale possa continuare a farli, questo comporterà sicuramente dei cambiamenti".

Diem/RG

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