Se la falla nella sicurezza informatica denominata "Heartbleed" ha molto impegnato gli esperti della Confederazione nella prima metà del 2014, ora nel mirino delle autorità ci sono tentativi di truffa ai danni delle aziende.
Durante gli attacchi, i pirati s'impossessano d'informazioni riguardanti i quadri dirigenti, usandole poi per estorcere denaro. In un caso si è rischiato il pagamento di quasi un milione di franchi, come ha reso noto il competente ente federale, presentando il rapporto semestrale in cui si parla pure di tentativi di frode subdolamente firmati Ufficio federale dell'energia.
ATS/dg