Un Primo Maggio dal sapore amaro quello che si sta vivendo in Svizzera, come nel resto del mondo, a causa della pandemia e dei suoi effetti anche economici che hanno privato del proprio impiego migliaia di persone costrette a restare a casa dal coronavirus e dalla perdita del proprio posto.
Primo Maggio: dalle piazze alle finestre
RSI Info 01.05.2020, 19:32
La Festa del lavoro, per la prima volta in 130 anni di storia, nella Confederazione si svolge senza cortei e manifestazioni di piazza. I sindacati hanno quindi organizzato discorsi e eventi in forma digitale, soprattutto per rivendicare "Sicurezza sul lavoro, Sicurezza del lavoro", come recita lo slogan ufficiale della giornata.
A Zurigo i sindacalisti e i lavoratori si sono fatti sentire dalle finestre e dai balconi. Alle 11 hanno suonato tamburi, fischietti e pentole per sottolineare come la solidarietà nel mondo del lavoro sia necessaria ora più che mai.
Nel suo intervento la presidente del sindacato UNIA e vicepresidente dell’Unione sindacale Vania Alleva ha sottolineato come, nonostante il Consiglio federale abbia da subito esteso le indennità di lavoro ridotto a vari settori, c'è chi continua a rimanere a mani vuote.
Scenario simile anche a Ginevra, dove al posto dei cortei quest'anno c'erano soprattutto gli striscioni a sottolineare messaggi e rivendicazioni. Un 1° Maggio ridotto all'osso con alcuni rappresentanti sindacali e politici che hanno percorso le strade della città parlando della situazione in corso. A Ginevra e altre località romande sono inoltre state organizzate alcune azioni di solidarietà dalle finestre e dai balconi, a favore dei lavoratori in prima linea nell'emergenza - come personale di cura, aiuti domestici, donne delle pulizie e personale dei supermercati.
Il tema della condizioni lavorative in tempi di crisi è al centro di una serie di teledibattiti e di appelli trasmessi via social network. L'iniziativa sta coinvolge tantissime personalità e cittadini in tutta la Confederazione. Tra di loro anche il consigliere federale Alain Berset che via Twitter ha invitato a non dimenticare, una volta superata la crisi, ciò che abbiamo imparato sul valore del lavoro e la solidarietà.
Il consigliere di Stato ticinese Manuele Bertoli invece ha diffuso i suoi auguri per la giornata con un video in cui canta "Bella Ciao" suonando chitarre, mandolino e pianoforte.
Attacchi degli autonomi
Il 1° maggio è stato accompagnato anche dalle azioni degli autonomi.
Nelle prime ore di venerdì vi è stato un attacco con fuochi pirotecnici all'ingresso principale della Rheinmetall Air Defence a Zurigo Oerlikon. In una rivendicazione sul sito barrikade.info, i responsabili hanno reso noto che sono entrati in azione con due obiettivi: attaccare l'industria degli armamenti e esprimere solidarietà con la regione autonoma di Rojava, nel nord della Siria.
In vari luoghi di Thun invece nel corso della notte sono comparsi diversi striscioni.
Nel pomeriggio gli autonomi si sono mossi in piccoli gruppi per inscenare proteste nel Kreis 4 di Zurigo. La polizia che sui social aveva annunciato che non avrebbe tollerato manifestazioni data l'emergenza coronavirus è intervenuta per disperdere gli assembramenti operando diversi fermi.