Il tempo caldo, ventoso e piovoso di quest’inverno ha portato le polveri sottili ad un tasso particolarmente basso in Svizzera. In tutte le stazioni di misurazione si sono registrati minimi storici, stando alla Rete nazionale d'osservazione degli inquinanti atmosferici.
Stando ai dati dal primo dicembre al 23 febbraio, il valore limite di 50 microgrammi per metro cubo è stato sorpassato solo raramente, e questo perché l’alta pressione stabile, che favorisce l’aumento del pulviscolo atmosferico, non si è quasi mai verificata.
Anche le misure di protezione dell’aria contribuiscono al basso tasso di polveri sottili. Secondo uno studio dell'anno scorso condotto dall'Ufficio federale dell'ambiente, entro il 2020 le autorità federali si aspettano un calo delle polveri sottili del 15%. Ciononostante c'è ancora molto da fare. Le conseguenze dell'inquinamento atmosferico sono ancora presenti in Svizzera. L'UFAM parla di 3'000 o 4'000 morti premature all'anno che hanno come concausa proprio l'inquinamento.
ATS/FM