Un ponte aereo è stato organizzato venerdì pomeriggio per l’evacuazione di centinaia di turisti bloccati nella valle di Saas, in Vallese. Attualmente 2’200 visitatori, in maggioranza svizzeri, sono impossibilitati a lasciare la zona, isolata da una frana scesa nella notte fra mercoledì e giovedì, ha spiegato Simon Bumann, portavoce dello stato maggiore di crisi.
Fra di essi anche numerosi pensionati, “non tutti hanno fretta di partire”, secondo Bumann, e questo riduce il numero di voli necessari.
Per procedere con l’operazione, di cui è stata incaricata Air Zermatt con i suoi elicotteri, è necessario l’avallo dell’Ufficio federale dell’aviazione civile. Gli apparecchi partiranno da Saas-Fee e si poseranno a Stalden, dopo pochi minuti di volo, da dove si potrà proseguire in treno, torpedone o con mezzi propri. Per approfittare dell’opportunità bisognerà pagare 140 franchi, ma non è necessario annunciarsi in anticipo.
Tenendo conto della portata delle precipitazioni - fino a 100 litri di pioggia per metro quadrato in 24 ore - i danni nella Saastal sono contenuti. Nessun edificio è andato distrutto. Gli specialisti avevano adottato misure precauzionali lungo i corsi d’acqua, traendo lezioni da quanto accaduto in occasione delle intemperie di fine giugno.
La strada cantonale dovrebbe essere riaperta domenica, a condizione che arrivino in tempo i permessi per i lavori. La strada fra Saas-Grund e Saas-Almagell è invece già parzialmente transitabile.