La Posta prosegue nel suo piano di riorganizzazione. A un mese e mezzo dall’annuncio della chiusura di 600 uffici tradizionali che interesserà 1'200 dipendenti, emerge che l’ex regia federale entro il 2020 intende ridurre del 30% i costi nei servizi centrali finanze, personale e comunicazione. Settori che danno lavoro a 1’400-1’500 persone. In totale si tratterebbe quindi di 300 posti in meno.
Le cifre sono state anticipate dalla SonntagsZeitung citando un documento interno dell’8 dicembre. “Nei prossimi anni bisogna attendersi una soppressione di impieghi, ma risparmi del 30% non significano in alcun caso che sparirà un posto su tre” ha affermato il portavoce del gigante giallo Olivier Flüeler. Lo stesso ha liquidato come “non seria” la prospettiva di un taglio di 1'220 a 1'400 impieghi avanzata, da parte sua, dal sindacato Syndicom, citato dalla Schweiz am Sonntag.
L'obiettivo della riorganizzazione interna e dello snellimento è una struttura direttiva uniforme e un'armonizzazione dei processi "dovunque ciò abbia senso". La nuova struttura dovrebbe essere stabilita entro il 1. aprile 2017.
Diem/ATS
Dal TG20:
La posta prevede altri tagli
Telegiornale 18.12.2016, 21:00
Dal TG12.30:
La Posta prevede altri tagli
Telegiornale 18.12.2016, 13:30
RG 12.30 del 18.12.16: la corrispondenza di Gabriele Fontana
RSI Info 18.12.2016, 15:24
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