Svizzera

Potenziare i servizi segreti

La nuova legge, avversata da un referendum, punta ad aumentare le loro possibilità di indagine

  • 29 agosto 2016, 08:03
  • 7 giugno 2023, 22:31
L'edificio del DDPS a Berna, dove hanno sede i servizi di intelligence

L'edificio del DDPS a Berna, dove hanno sede i servizi di intelligence

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L'appuntamento alle urne del prossimo 25 settembre comprenderà anche una votazione popolare sulla nuova Legge sulle attività informative (LAIn). La normativa in questione, volta a rafforzare le facoltà d'intervento del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), è stata approvata dal Parlamento nel 2015. Contro il testo è tuttavia riuscito, lo scorso febbraio, un referendum promosso dal PS, dai Verdi e da varie altre organizzazioni. L'ultima parola passa quindi al popolo.

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Legge sulle attività informative - GUARDA il video esplicativo realizzato dalla Cancelleria federale

RSI Info 19.08.2016, 01:51

Il SIC è il servizio di intelligence che si occupa dell'acquisizione in Svizzera e all'estero di informazioni rilevanti sul piano della politica di sicurezza. Le informazioni che tale organismo può attualmente acquisire in Svizzera devono però essere pubbliche, oppure liberamente accessibili o ottenibili presso altre autorità.

La nuova legge estende quindi le possibilità d'azione del servizio: dalla sorveglianza delle comunicazioni telefoniche, al monitoraggio delle attività in Internet; dall'impiego di dispositivi di localizzazione, fino alle infiltrazioni in reti informatiche. L'adattamento del mandato del SIC, negli intenti della legge, si impone alla luce dell'interconnessione ormai globale e dell'attuale contesto caratterizzato da minacce crescenti come il terrorismo e gli attacchi alle reti informatiche.

La nuova normativa estende alle comunicazioni e alle reti informatiche le facoltà d'intervento del SIC

La nuova normativa estende alle comunicazioni e alle reti informatiche le facoltà d'intervento del SIC

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L'applicabilità delle nuove misure, sulla base della nuova normativa, non è tuttavia indiscriminata, ma bensì vincolata a minacce serie e concrete. È quindi prevista una
procedura di autorizzazione e consultazione a più livelli: dal Tribunale amministrativo federale (TAF) fino al Consiglio federale.

Gli argomenti degli oppositori

I promotori del referendum - che contestano l'effettiva efficacia di una sorveglianza a tappeto per la prevenzione degli attacchi terroristici - denunciano la prospettiva di uno "Stato ficcanaso", con infiltrazioni nella privacy dei cittadini, monitoraggi anche in assenza di sospetti e controlli dei messaggi elettronici praticamente sistematici.

I referendisti temono gravi derive sul piano della sorveglianza delle comunicazioni personali

I contrari temono gravi derive sul piano della sorveglianza delle comunicazioni personali

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I contrari puntano inoltre il dito contro aspetti della legge suscettibili, sottolineano, di
mettere a rischio la neutralità del paese: come la possibilità, per il SIC, di cooperare strettamente con agenti esteri. Ciò, contestano, non solo non assicurerebbe una maggiore sicurezza, ma finirebbe anzi per collocare la Svizzera nel mirino di possibili attacchi esterni.

La replica del Governo

Il Consiglio federale nega l’idea di misure tese a instaurare una sorveglianza generalizzata e sottolinea, in questo senso, il rigore procedurale previsto per la loro attuazione. Inoltre la nuova legge, sostiene l’Esecutivo, perfeziona le norme sul trattamento dei dati personali e conferisce ai cittadini il diritto d’informazione su tali dati.

Su un piano più complessivo, il Consiglio federale ritiene che, fra insidie per la sicurezza sempre più complesse e margini di preallarme sempre più limitati, il quadro normativo debba essere necessariamente adattato ai tempi. La nuova legge si configurerebbe, in questo senso, come una soluzione volta ad assicurare un equilibrio fra libertà ed esigenze legate alla sicurezza.

ARi

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Il dibattito di Democrazia Diretta del 05.09.16, moderato da Reto Ceschi e Pietro Bernaschina

03:02

RG 18.30 dell'08.09.16 - L'approfondimento sul tema a cura di Roberto Porta

RSI Info 08.09.2016, 20:35

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