Premi cassa malati, aumenti massicci in vista

Un aumento tra il 5 e il 6%, è quello che ci si attende per i premi di cassa malati per il 2025. L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider annunceranno giovedì alle 14.00 a quanto ammonterà esattamente l’incremento.

Secondo Santésuisse, l’organizzazione mantello degli assicuratori malattia svizzeri, le fatture cresceranno in media almeno del 5%, mentre Comparis, portale di confronto prezzi, parla del 6%. Si prevede che i premi medi mensili saranno di 359,50 franchi, ma con ampie differenze tra i cantoni (principalmente quelli latini e Basilea Città).

Gli aumenti sono costanti dal 1996, anno a partire dal quale i premi sono mediamente più cari del 3,5% all’anno. Nel 2024 l’aumento è stato mediamente dell’8,7%, mentre nel 2023 del 6,6%.

Nel sito della Confederazione priminfo.ch vengono forniti vari consigli su come ridurre i premi della cassa malati, nonché informazioni su come disdire la polizza o passare a un modello diverso. Questo per la polizza di base, per le assicurazioni complementari i termini sono diversi e possono variare.

Viene ricordato che la disdetta di contratto con la propria cassa malati, per il 2025, deve essere consegnata entro il 30 novembre, ma l’UFSP consiglia di inviare la richiesta per raccomandata o posta A-Plus entro il 15 novembre. Tutti hanno diritto di cambiare cassa malati (vi sono infatti differenze di prezzo tra esse), ma c’è un caso in cui non è concesso farlo, ovvero se non si è pagato al proprio assicuratore tutte le fatture entro il 31 dicembre.

Per quanto riguarda una modifica della franchigia, bisogna avvisare la propria assicurazione entro il 30 novembre, ma entro il 31 dicembre se la si vuole aumentare.

Le persone che scelgono di cambiare cassa malati sono una minoranza, nonostante farlo potrebbe portare a risparmiare. Nel 2024, il 17% delle persone ha cambiato compagnia assicurativa. Nel 2023 la percentuale era del 19%.

C’è “una certa inerzia comportamentale, spesso legata alla percezione della complessità delle procedure amministrative o al timore di una riduzione della qualità dei servizi”, indica Alexandre Desoutter, caporedattore del portale di confronti HelloSafe.ch.