I produttori di medicinali generici, raggruppati nell’associazione Intergenerika si oppongono fermamente al progetto del ministro della sanità Alain Berset di introdurre prezzi fissi basati su quelli dei paesi vicini, dove il costo di questi medicamenti è del 50% inferiore.
Per l’associazione di categoria, la riduzione a breve termine si tradurrebbe in un degrado della qualità delle cure e in notevoli costi supplementari per i professionisti del settore.
Citando Peter Zweifel, dell'università di Zurigo, Intergenerika scrive che uniformare i prezzi vorrebbe dire impedire “innovazioni minori di interesse pratico” e comporterebbe un aumento dei volumi e dei ricoveri in ospedale. Potrebbe inoltre esserci “una contrazione del mercato, con il rischio di oligopoli o monopoli, quindi un potenziale degrado della sicurezza nell'approvvigionamento”.
I generici, spiega ancor al’associazione mantello, forniscono un contributo significativo alla riduzione delle spese sanitarie, quantificabile in oltre un miliardo di franchi all'anno, e i prezzi sono già in calo.
ATS/Red.MM