Per la prima volta in Svizzera una persona ha ricevuto un compenso per una lesione causata dal vaccino contro il coronavirus. La persona in questione riceverà un risarcimento per torto morale di 12’500 franchi e un indennizzo di 1’360 franchi.
Il pagamento è stato autorizzato dal Dipartimento federale dell’interno (DFI), ha detto una sua portavoce a Keystone-ATS confermando quando si era appreso dal domenicale Sonntagsblick che aveva anticipato la notizia. Il risarcimento per torto morale, stando alla portavoce, è una sorta di compensazione per il dolore subito dagli interessati. L’indennizzo, che si riferisce invece alla perdita di guadagno, deve essere dimostrato.
Finora sono state inoltrate 320 domande al DFI: al momento ci sono 50 casi pendenti di cui 30 in fase di esame dettagliato. Per essere risarciti occorre che sussista un nesso causale tra i problemi di salute riscontrati e la vaccinazione.
L’incapacità lavorativa che non ha comportato una perdita di guadagno non è riconosciuta come danno, così come il costo della franchigia o dell’aliquota percentuale della cassa malati. Stando al DFI, nelle domande sono stati lamentati diversi danni alla salute, sia di lieve che di più grave.
L’autorità svizzera di omologazione e controllo dei medicamenti Swissmedic ha riportato quasi 17’000 casi sospetti di reazioni avverse alle inoculazioni contro il COVID-19, di cui quasi il 39% è stato classificato come grave. La maggior parte di essi riguardava Moderna, il cui vaccino è stato quello più frequentemente somministrato in Svizzera. Le autorità hanno tuttavia sempre dichiarato che il rapporto rischio/beneficio complessivo dei vaccini utilizzati era positivo. In generale i sintomi più comuni riscontrati sono stati febbre, mal di testa, stanchezza, brividi, nausea e vertigini, infiammazione del tessuto muscolare cardiaco o orticaria.
Notiziario 11.00 del 29.09.2024
RSI Info 29.09.2024, 11:10
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Covid, primo risarcimento per le conseguenze del vaccino
Telegiornale 29.09.2024, 20:00