Il nuovo direttore della fondazione Pro Helvetia Philippe Bischof si augura un riavvicinamento tra mondo artistico ed economico e intende rivedere la promozione della cultura. Il basilese ha annunciato una selezione più severa nella scelta dei progetti da sostenere, difendendo l'idea di promuovere una quantità minore di iniziative a favore di contratti con una durata maggiore.
La Svizzera dispone di una grande offerta culturale, ma si dovrebbe anche tener conto della qualità e della sostenibilità, indica in un'intervista alla NZZ am Sonntag il 51enne che dallo scorso novembre guida la fondazione. Attualmente Pro Helvetia, che l'anno prossimo festeggerà l'80esimo dalla creazione, è dotata di un budget annuale di 42 milioni di franchi per far conoscere all'estero l'arte e la cultura elvetiche.
Già attualmente vengono accettate meno della metà delle richieste, spiega Philippe Bischof, secondo il quale bisognerebbe essere ancora più selettivi. Sostiene, ad esempio, l'importanza del settore della traduzione letteraria, in cui la fondazione è sempre più attiva.
Diem/ATS