Quattro milioni di franchi sono giunti dal Qatar a sostegno di diversi progetti di moschee e centri islamici in Svizzera, a Prilly, Bienne, La Chaux-de-Fonds e anche Lugano. È quanto affermato nel libro Qatar Papers uscito giovedì. Gli autori, i giornalisti francesi Christian Chesnot e Georges Malbrunot, hanno costruito il loro lavoro su una fuga di documenti da una ONG sponsorizzata dalla famiglia reale dell'emirato e affermano che i finanziamenti andrebbero ad associazioni vicine ai Fratelli Musulmani.
Verso l'Europa sarebbero confluiti in tutto 71 milioni di euro, 80 milioni di franchi, destinati a complessivamente 140 progetti. Più di cinquanta di questi si trovano in Italia, primo paese destinatario. "Non stiamo parlando di finanziamento del terrorismo", ha precisato a RTS uno dei due autori. Tuttavia, "attraverso queste associazioni si cerca di creare microsocietà parallele che rispettano i principi dell'Islam".
Rappresentante della Federazione delle organizzazioni islamiche in Svizzera, Pascal Gemperli relativizza l'influenza qatariota: "Siamo lontani da un'inondazione di fondi stranieri (...), in Svizzera il finanziamento delle moschee è al 98% locale".