La violenza dei ragazzi contro i propri genitori anche in Svizzera è un fenomeno poco conosciuto. Non esistono studi che ne attestino la diffusione. Ma gli operatori sociali e gli psicologi dell'adolescenza sono concordi nell’affermare che sempre più mamme e papà sono disperati a causa del comportamento dei propri figli. Genitori che non riescono più a porre dei limiti e ragazzi che diventano violenti, soprattutto verbalmente, ma non solo.
I casi di violenza fisica sono rari, rileva lo psicologo Matthias Vogt dell’ufficio di consulenza giovanile della città di Zurigo, ma gli atteggiamenti minacciosi sono più frequenti, spesso senza che i ragazzi se ne rendano conto.
Alcuni specialisti della famiglia hanno studiato possibili soluzioni per affrontare situazioni di profondo conflitto che degenerano per svariate cause, come, per esempio, il tempo passato con videogiochi o telefonini. Britta Went, consulente del servizio Elternnotruf per genitori in difficoltà, ha sviluppato un modello specifico in quattro fasi che mira a ridare alle madri e ai padri la forza e la stabilità necessarie per svolgere il proprio ruolo. Un percorso al quale, una volta ricreato il dialogo in seno alla famiglia, partecipano anche i ragazzi.
"L'obiettivo – sottolinea la consulente del servizio che ogni anno si occupa di una trentina di casi - non è quello di cambiare il comportamento dei ragazzi, ma di ristabilire la comunicazione tra genitori e figli. Per prima cosa bisogna quindi imparare a non lasciarsi coinvolgere nella dinamica della spirale di violenza di alcune situazioni".
Per i ragazzi è importante capire che con la violenza non dimostrano la propria forza ma fanno un danno, afferma Matthias Vogt. Mentre per i genitori, spesso, il primo passo per affrontare la situazione è superare la vergogna e chiedere aiuto.
Diem/TG