Il Controllo federale delle finanze (CDF) ha pubblicato ieri (lunedì) un rapporto critico sull’efficienza delle sovvenzioni federali, rivelando che quasi il 60% delle spese si traduce in aiuti finanziari a cantoni, comuni, aziende e privati, senza sempre raggiungere gli obiettivi sperati. Nel dettaglio, nel 2022, tali spese sono state di 48,5 miliardi di franchi.
Il rapporto sottolinea diverse criticità. Tra le principali osservazioni emerge che alcuni beneficiari di sussidi potrebbero non necessitare realmente gli aiuti, di conseguenza lascia intendere che gli incentivi potrebbero essere allocati meglio. Il documento, inoltre, evidenzia la mancanza di chiarezza e di obiettivi definiti per le sovvenzioni, insieme a una supervisione inadeguata dei beneficiari, specialmente per quelli a rischio come alcune ONG.
E nonostante un precedente rapporto del Consiglio federale avesse identificato un potenziale di risparmio di oltre 100 milioni di franchi, il CDF lamenta l’assenza di azioni concrete a causa di una volontà politica insufficiente, con risparmi realizzati solo su una piccola parte dei sussidi previsti. Una situazione che solleva preoccupazioni, considerando che la Confederazione ha superato per il secondo anno consecutivo il limite d’indebitamento.
La necessità di una revisione efficace e di medio termine diventa dunque essenziale per prevenire deficit strutturali futuri e il Consiglio federale ha recentemente istituito un gruppo di esperti a questo scopo. Vari settori hanno però già espresso una forte opposizione contro eventuali tagli ai finanziamenti. Le organizzazioni agricole e di aiuto allo sviluppo, per esempio, hanno sottolineato che nel caso ricorreranno “ad ogni mezzo necessario”.
Notiziario delle 23.00 del 08.04.24
RSI Info 08.04.2024, 23:41