Ticino e Grigioni

Terreni, la situazioni rimane critica

Le importanti piogge dei giorni scorsi rendono difficile per il suolo riassorbire acqua; per un ritorno alla normalità secondo l’UFAM ci vorranno diverse settimane

  • 6 luglio, 08:37
  • 18 luglio, 11:18
02:00

Situazione idrologica, parla l'esperto

Telegiornale 05.07.2024, 20:00

Di: TG/sdr 

Si guarda ancora con molta attenzione al tempo dei prossimi due giorni in tutte le aree toccate dal maltempo in Svizzera, la prudenza è d’obbligo perché fiumi e terreni sono già pieni d’acqua, la neve si è sciolta e cosi il livello di riali, fiumi e laghi è sopra la media. La situazione rimane dunque critica, come riferito alla RSI da Carlo Scapozza, capo divisione idrologia dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e in precedenza capo sezione Protezione contro le piene.

“Bastano anche precipitazioni non troppo ingenti per avere piene, smottamenti di terreno o delle frane”, spiega. L’attenzione è rivolta ai luoghi e alle regioni toccate dal maltempo nelle ultime due settimane, come il Rodano in Vallese, ma anche la Mesolcina e la Vallemaggia: territori feriti dove basta poco per provocare colate e cadute massi. Questo perché, riprende il capo divisione dell’UFAM, i suoli sono pieni d’acqua e ci sono reazioni veloci dei corsi d’acqua.

Per sabato e domenica in Vallese, Ticino e Grigioni il pericolo maltempo e di pericoli naturali è moderato, è difatti attesa meno pioggia rispetto allo scorso fine settimana ma il territorio è definito comunque fragile, ci vorrà del tempo per una normalizzazione. Per Scapozza, per un ritorno alle normalità ci vorranno settimane, prima che suoli si asciughino e si torni a una situazione del suolo in grado di assorbire nuove precipitazioni.
 

Correlati

Ti potrebbe interessare