Ticino e Grigioni

Arriva altra acqua in Vallemaggia, via alle evacuazioni

Misure precauzionali in previsione della pioggia di questo fine settimana in Val Bavona, a Prato Sornico, sul Piano di Peccia e nei pressi di Mogno

  • 5 luglio, 16:31
  • 5 luglio, 17:43
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Ci si prepara a un'altra emergenza

  • RSI
Di: pon 

Nuove piogge sono previste nei prossimi giorni in Vallemaggia e l’attuale fragilità idrogeologica, conseguenza del disastro dello scorso weekend, ha indotto lo Stato maggiore regionale di condotta a ordinare misure precauzionali alla luce dell’analisi dei rischi effettuata dai servizi tecnici del Dipartimento del territorio. Alla questione era già fatto cenno nella conferenza stampa di giovedì, ora sono cadute le decisioni: sono state ordinate delle evacuazioni che coinvolgono sin da oggi, venerdì, la quasi totalità delle persone ancora presenti in Val Bavona. Ad eccezione di quelle che si trovano nel nucleo di San Carlo, vengono messe in salvo in elicottero.

Sabato, invece, si dovranno allontanare via terra entro mezzogiorno coloro che si trovano in tre diversi comprensori: l’abitato di Prato Sornico nei pressi del riale Scudau, gran parte delle abitazioni del Piano di Peccia e in particolare il nucleo di San Carlo, le vicinanze del riale proveniente dall’Alpe Sovenat e il nucleo di Sant’Antonio, e infine la località di Bola-Croisa nei pressi Mogno.

Piani Peccia venerdì

Successivamente si procederà con la chiusura al traffico privato degli accessi stradali alle zone interessate dalle misure. Per coloro che non saranno ospitati da parenti o amici è prevista la possibilità di alloggio presso il Centro della Protezione civile di Ascona. È necessario fare richiesta allo 0840 112 117.

“Per la definizione delle zone sono state prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe che potrebbero essere colpite da eventuali altri fenomeni intensi”, si legge in un comunicato. Impongono prudenza le condizioni idrogeologiche, lo stato di avanzamento delle messe in sicurezza, l’attuale deflusso delle acque nei pressi delle abitazioni e la morfologia del territorio, profondamente modificata dagli eventi degli scorsi giorni. Difficile prevedere come reagiranno i bacini orografici a queste nuove precipitazioni, per quanto meno intense di quelle all’origine della catastrofe di sei giorni fa.

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