Sconcerto, incredulità, dolore. Non si può che provare tutto questo, constatando le devastazioni che ha subito la Vallemaggia a causa del nubifragio. A Lavizzara la popolazione è ora impegnata, con grande spirito di resilienza, nei primi lavori di ripristino su un territorio devastato. Impressionante è la visione di ciò che rimane della pista del ghiaccio a Prato Sornico, interamente distrutta. “Mi sento distrutto anch’io, sinceramente”, commenta il sindaco di Lavizzara Gabriele Dazio, rammentando che la struttura ha accolto per 50 anni tutti i giovani del distretto e anche di parte del Locarnese. “Fa veramente male”.
Un segno di speranza è tuttavia rappresentato da tanti ragazzi ora al lavoro con le pale, con le mani. È un dato che infonde fiducia, che incoraggia a guardare avanti. “Vedo attorno a me molta gente determinata e convinta che, tutti insieme, riusciremo a ricostruire nel migliore dei modi il nostro comune che è andato in buona parte distrutto”, afferma il sindaco.
RG 07.00 del 03.07.2024
RSI Info 03.07.2024, 07:22
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Per ora, però, non è ancora possibile avere un’idea dell’entità dei danni causati dalla furia della natura. Sono “talmente grandi che dovremo fare un inventario di tutto quello che è stato distrutto”, rileva Dazio, precisando che al momento “non abbiamo una cifra, anche perché sarebbe elevatissima”. Intanto “abbiamo recepito una grandissima vicinanza e solidarietà da parte di tutti”, sottolinea il sindaco, dando la misura dello spirito di umanità che raggruppa l’intera comunità colpita dagli eventi.
E una sfida considerevole sarà anche rappresentata dal recupero di un tessuto industriale ferito, con intere aziende spazzate via. “Dove ricominciare? Non sarà facile”, osserva Dazio, precisando però che “il nostro compito è quello di doverci provare” e “aggiungerei, di doverci anche riuscire”.