L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) intende assumere nuovo personale per velocizzare lo scambio di informazioni con i cantoni in merito alle persone rientrate da paesi a rischio contagio, per le quali è prevista la quarantena. Attualmente, infatti, le verifiche procedono al rilento.
È impossibile in Svizzera immaginare controlli a tappeto di chi rientra da paesi considerati a rischio e per questo il rispetto della quarantena viene verificato con controlli a campione. Un compito, questo, che spetta ai cantoni, ma il problema è che i nomi delle persone vengono forniti da Berna, dall'UFSP, finora con il contagocce.
“Le segnalazioni quotidiane si contano sulle dita di una mano, e per di più vengono fornite con 10 giorni di ritardo”, lamenta il consigliere di Stato di Basilea Città Lukas Engelberger, che presiede la Conferenza dei direttori cantonali della sanità.
L'UFSP è cosciente di questa problematica e ora ha deciso di assumere sei nuove persone. Questo, spiega Patrick Mathys, direttore della sezione crisi e collaborazione internazionale, con l'obbiettivo di fornire ai cantoni campioni più grandi o anche elenchi completi dei passeggeri rientrati da paesi a rischio. Dati che si punta ora a trasmettere entro due o tre giorni, lo stesso lasso di tempo a disposizione delle persone rientrate per contattare le autorità cantonali.