Le FFS hanno presentato venerdì l'orario che entrerà in vigore in dicembre in tutta la Svizzera, ma in Romandia a far discutere sono soprattutto i piani delle Ferrovie per l'orario del 2025 (da inaugurare il 15 dicembre 2024). Sono destinati ad aumentare il tasso di puntualità nella Svizzera occidentale, che è di tre punti sotto la media nazionale - 89 contro 92% - e a far fronte agli importanti lavori di rinnovamento dell'infrastruttura, già in corso o previsti per 6 miliardi di franchi entro il 2030.
A quattro città le proposte non stanno bene: sostenute anche dall'aeroporto di Cointrin, Ginevra, Yverdon-les-Bains, La Chaux-de-Fonds e Neuchâtel lanceranno lunedì un appello comune contro un risultato che giudicano "inaccettabile" e un "grave danno" alla mobilità fra le regioni, con conseguenti "perdita di attrattiva" e "trasferimento degli utenti dalla rotaia alla strada".
La notizia è stata anticipata da Le Matin Dimanche. A non andare giù, in particolare, è la soppressione per dieci anni del collegamento diretto fra l'Arco giurassiano e Ginevra. La cadenza sarà infatti raddoppiata, ma in quasi tutti i casi sarà necessario cambiare a Renens, stazione che assumerà un inedito ruolo di snodo anche per gli IC5 che attraversano la Svizzera e che avranno capolinea a Losanna. Oggi è garantito un collegamento orario diretto per Ginevra in 1h09' da Neuchâtel e un altro con cambio a Losanna in 1h36'.
Asse nord-sud, treni raddoppiati
Telegiornale 05.05.2023, 12:30
Aggiornamento:
L'appello è stato ufficialmente presentato lunedì, le città firmatarie sono sette: oltre a quelle citate, anche Bienne, Delémont e Morges. Le FFS si dicono pronte al dialogo, ma difendono i propri piani.