Il repulisti in seno alla Raiffeisen si è concluso martedì mattina, con l'ufficializzazione delle dimissioni di tre membri della direzione presentate alla luce delle conclusioni del rapporto indipendente commissionato dalla banca su quanto avvenuto negli anni in cui l’amministratore delegato era Pierin Vincenz. Le indagini condotte dal professor Bruno Gehrig, ha reso noto l’istituto, non hanno evidenziato nuovi comportamenti penalmente rilevanti, ma gravi carenze interne nell'ambito dell'acquisizione e della gestione delle partecipazioni in società esterne.
Gli ultimi membri della vecchia dirigenza a gettare la spugna, tra lunedì e martedì, sono stati Gabriele Burn, Beat Hodel e Paulo Brügger. Inoltre se n’è andato anche il segretario generale Roland Schaub. Ora nel comitato esecutivo non figurano più membri già in carica sotto il manager grigionese finito in prigione con l'accusa di aver mischiato interessi privati e professionali fra il 1999 e il 2015.
“A causa di una gestione e di un controllo carenti, di omissioni a livello organizzativo e di una cultura incentrata sulla persona sono sorti complessivamente svantaggi finanziari, soprattutto però un danno alla reputazione dell'intero gruppo”, spiega una nota della Raiffeisen. Per l’esercizio 2018 la terza banca elvetica si attende un forte risultato operativo, in linea con quello dell’anno precedente. L’utile effettivo sarà però inferiore a causa di una rivalutazione del valore effettivo di tutte le partecipazioni che peserà 300 milioni di franchi.
RG 12.30 del 22.01.19: il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 22.01.2019, 13:38
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Raiffeisen, chiusa l'inchiesta indipendente
Telegiornale 22.01.2019, 13:30