La rete di consulenza per le vittime del razzismo - che riunisce 23 servizi specializzati di tutta la Svizzera - ha documentato lo scorso anno 708 casi di discriminazione razziale, 78 in più rispetto a un anno prima e il doppio di cinque anni fa, un dato che secondo la Commissione federale contro il razzismo e humanrights.ch dimostrano una maggiore propensione della popolazione ad attivarsi contro questo fenomeno, gran parte del quale - si ritiene - rimane nascosta e sfugge alle statistiche.
L'ambiente in cui è stato segnalato il maggior numero di episodi è quello lavorativo, con 133, seguito con 116 da quello formativo, dove fra gli esempi sono citati simboli estremisti e scritte ingiuriose sulle porte dei bagni. Amministrazione, rapporti di vicinato e offerte del settore privato figurano pure nelle prime posizioni della classifica.
Il razzismo si manifesta più frequentemente attraverso disparità di trattamento, insulti e pratiche degradanti. Le persone con origini africane restano le vittime più frequenti con 276 casi, ma si citano anche arabi (47), musulmani in genere (44) e asiatici (40).
Razzismo, polizia accusata di profiling
Telegiornale 27.01.2022, 20:00