Petra Gossi ha reso noto lunedì di voler rimanere alla guida del PLR almeno per i prossimi due anni. L'attuale presidente del partito intende quindi ricandidarsi in aprile, contrariamente ai suoi omologhi dell'UDC e del PS che hanno annunciato l'intenzione di uscire di scena alla fine del prossimo anno. Per questi due schieramenti l'ultimo appuntamento elettorale non è stato particolarmente fortunato, visto il calo di consensi registrato alle urne.
Anche il PLR ha perso quattro seggi in Parlamento alle ultime elezioni, ma "solo perché sto affrontando venti contrari", ha spiegato la svittese, "questo non vuol dire che me ne vado. Non è il mio modo di affrontare le cose".
"Durante i primi tre anni, abbiamo guadagnato peso elettorale (...) ma poi è arrivata l'onda verde che ha reso più difficile la nostra posizione di partenza", spiega Petra Gössi. Quindi "abbiamo riflettuto sulle nostre tradizioni, ci siamo concentrati sulla politica ambientale e abbiamo sviluppato soluzioni liberali. Se la base non avesse sostenuto queste idee, me ne sarei andata", ha affermato la consigliera nazionale.
"Mi piace questo ruolo e potrei immaginare di rimanervi anche più a lungo", ha poi aggiunto Gössi, che non esclude di rimanere in questo incarico fino alle elezioni del 2023. Ma in ogni caso il PLR, ha ricordato, elegge sempre il suo comitato per due anni.