L'evoluzione della pandemia in Svizzera continua a far registrare sviluppi confortanti. Di conseguenza il Consiglio federale ha posto in consultazione un'ulteriore e copiosa serie di allentamenti alle restrizioni imposte a titolo preventivo. Circa l'applicazione delle misure, una decisione definitiva è attesa il 23 giugno.
Revoca dell'obbligo delle mascherine all'aperto e sul lavoro
In predicato, anzitutto, è la revoca dell'obbligo generale delle mascherine protettive nelle zone esterne delle strutture accessibili al pubblico, di quelle per il tempo libero, delle stazioni ferroviarie, delle fermate dei trasporti pubblici. La revoca concerne anche l'ambito del lavoro. Le imprese saranno però sempre responsabili della tutela dei loro dipendenti, e saranno chiamate a definire dove e quando sarà necessario l'uso delle mascherine. L'obbligo rimarrà invece in vigore in quelle strutture, come ristoranti e negozi, nelle quali gli impiegati non possono mantenere la distanza prescritta da ospiti o clienti. Circa infine il settore della formazione, si intende revocare l'obbligo per il livello secondario II.
Ristoranti: più clienti ai tavoli all'interno
Per quanto concerne i ristoranti si prevede di consentire 6 persone anzichè 4 per ogni tavolo all'interno. All'esterno non ci saranno invece limiti e sarà anche revocato l'obbligo di consumazione restando seduti. L'obbligo della mascherina rimarrà invece per chi si muove all'interno dei locali. Si dovrà comunque continuare a registrare le informazioni di contatto degli avventori.
Capienza allargata per i negozi
Per le capienze relative a negozi, impianti sportivi e strutture per il tempo libero, si prevede un'uniformazione delle disposizioni. Nei locali in cui è possibile indossare le mascherine, saranno sufficienti 4 metri quadrati per persona. Per le strutture in cui non è invece possibile, come nel caso delle piscine coperte, dovranno essere quantificati 10 metri quadrati.
In discoteca, ma col certificato
La riapertura di discoteche e sale da ballo è vincolata all'accesso di avventori con certificato Covid valido. La mascherina non sarà obbligatoria, ma dovranno essere iscritti i dati di contatto dei clienti. Nei locali potranno essere presenti contemporaneamente al massimo 250 persone.
Nuove norme per le manifestazioni
Per gli eventi vincolati all'uso del certificato Covid, l'obbligo delle mascherine sarà applicato a chi si muove al chiuso, mentre il numero massimo di partecipanti sarà fissato a 3'000 persone al chiuso e 5'000 all'aperto. In ogni caso sarà consentito l'utilizzo di due terzi della capienza.
Per le manifestazioni senza certificato Covid le regole saranno articolate in questi termini: con pubblico seduto, come al cinema e per gli incontri di calcio, saranno consentiti fino a 1'000 spettatori; un numero massimo di 250 persone è invece previsto in presenza di persone che si muovono come nel caso di matrimoni o di concerti senza posti a sedere. La capienza dei luoghi potrà essere sfruttata fino alla metà. Tali limiti saranno in vigore sia al chiuso (dove si dovranno indossare le mascherine e rispettare le distanze), che all'aperto.
Attività sportive o culturali amatoriali: al chiuso capienza aumentata
Saranno revocati i limiti di 50 persone all'aperto, e di 4 al chiuso, per le attività sportive di gruppo. Uso delle mascherine e rispetto delle distanze rimarranno obbligatori al chiuso. Una limitazione delle capienze a 10 metri quadrati per persona sarà in vigore, se non sarà possibile mantenere le distanze, come negli sport di squadra, o indossare le mascherine, come nelle prove di strumenti a fiato. Concerti coristici saranno quindi di nuovo organizzabili anche al chiuso.
Ingressi in Svizzera: nuove agevolazioni
Ulteriori allentamenti sono poi stati previsti dal Governo, a partire dal 28 giugno, per quanto attiene alle entrate in Svizzera. Anzitutto l'obbligo di quarantena sarà abrogato per chi fa ingresso in territorio elvetico dallo spazio Schengen. Un test sarà vincolante solo per coloro che non sono né vaccinati, né guariti dall'infezione. Quanto poi ai dati di contatto, essi saranno richiesti solo a chi arriverà in Svizzera in aereo.
L'elenco degli Stati e delle regioni qualificati a rischio sarà quindi limitato a quei paesi o aree alle prese con varianti preoccupanti del coronavirus. I vaccinati e i guariti potranno tuttavia fare ingresso in Svizzera senza sottoporsi a test o mettersi in quarantena.
Il Governo prevede infine, parallelamente a quanto intende fare l'UE, di allentare le restrizioni di entrata ancora in vigore per i cittadini di Stati terzi al di fuori dello spazio Schengen, che siano muniti di attestato di vaccinazione.
Red.MM/ARi