Svizzera

Riesportazione armi, controlli “insoddisfacenti” in India

È il giudizio della SECO dopo le difficoltà nelle verifiche sul materiale bellico elvetico consegnato al Paese asiatico - In diversi casi si è proceduto tramite videochiamata

  • 22 agosto, 17:00
  • 22 agosto, 17:07
04:46

RG delle 12.30 del 22.08.24, il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Info 22.08.2024, 16:38

  • Reuters
Di: ATS/RSI Info 

La Svizzera sta incontrando difficoltà nel controllare le regole di non riesportazione del materiale bellico in India. Lo scorso novembre una delegazione elvetica non è riuscita a ispezionare tutte le armi consegnate al Paese asiatico.

Secondo un rapporto visionato da Keystone-ATS, che conferma informazioni diffuse dalla SRF sulla sparizione di un lotto di mitragliette, la delegazione ha potuto procedere fisicamente alle verifiche solo su una piccola parte delle armi. In diverse occasioni, i controlli sono stati effettuati tramite videochiamata.

In un caso, l’ispezione via smartphone o portatile è fallita a causa di una connessione insufficiente. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO), responsabile dei controlli delle esportazioni di armamenti svizzeri, ha quindi bollato i risultati come “insoddisfacenti”.

Sebbene non vi siano indicazioni di un trasferimento delle armi, il rapporto si chiede se quelle non verificate possano effettivamente essere state spostate. L’ambasciata svizzera a New Delhi considera comunque basso questo rischio, mentre quella indiana a Berna non ha risposto a un richiesta di commento avanzata da Keystone-ATS.

Da alcuni anni la Svizzera si riserva il diritto di verificare il rispetto delle norme di non riesportazione di materiale bellico nel Paese in questione. La legge in materia è stata modificata dopo l’apparizione di bombe a mano elvetiche durante la guerra civile siriana nel 2012. L’acquirente originale, gli Emirati Arabi Uniti, le aveva donate alla Giordania.

Da quell’anno, la SECO ha svolto 54 controlli in 35 diversi Stati, stando a documenti risalenti al marzo del 2023. Nel 2022 ciò è avvenuto in Bulgaria, a Hong Kong, in Kuwait, in Slovenia, in Sudafrica e in Corea del Sud.

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