Il Tribunale amministrativo federale ha normalizzato, facilitandolo, il rinvio di famiglie di richiedenti l’asilo verso l’Italia. Il TAF ha infatti respinto il ricorso di una madre eritrea con un figlio minorenne che non voleva tornare nella Penisola. I giudici hanno ritenuto che Roma rispetti le esigenze della Corte europea dei diritti del’Uomo assicurando, in generale, un alloggio adatto ai nuclei famigliari.
Nel novembre del 2014 Strasburgo aveva messo il suo veto all’espulsione verso l’Italia di una famiglia di richiedenti l’asilo afghana. La Svizzera avrebbe dovuto prima ottenere da Roma delle garanzie riguardo le condizioni d’alloggio e di presa a carico, aveva argomentato la Corte.
Secondo quanto deciso dal TAF, la Svizzera è ora sollevata dall’obbligo di approfondire caso per caso le condizioni d’accoglienza per le famiglie espulse in Italia.
ats/ZZ